sabato 29 dicembre 2012

Per depurarsi dopo le feste: "Frutta, minestrone e tisane


Questo era il titolo di un articolo pubblicato in questi giorni su un settimanale di grande tiratura. Forse farlo proprio la settimana fra Natale e Capodanno è un po' presto perché le abbuffate non sono ancora finite. Ma dal 2 di Gennaio in poi questa ricetta è da tener presente.



Siccome in famiglia è stato preparato anche per Natale un bel dessert fatto di frutta tagliata a pezzettini e ben presentata la voglio qui mettere in mostra e sperabilmente svegliare in qualche amico lettore la voglia di farsi ispirare.

Buon divertimento!




martedì 25 dicembre 2012

Arancia marcia, segnale positivo


Pochi giorni fa, in visto del Natale, insieme ad altri prototti, ho portato a casa una retina di 2 KG di arance tarocco comprate in un supermercato della mia zona.

Quando l'ho aperta per sistemare i frutti in un bel cesto in mezzo a tanti frutti buoni ho sentito al tatto ma poi anche a vista un esemplare completamente marcio (in alto a destra nella foto).



Il primo moto è stato quello di stizza perchè a inizio stagione non ci dovrebbero essere problemi di tenuta per la frutta in generale, ma neanche per le arance.

Ma poi mi sono detto: con tutti i mezzi chimici oggi a disposizione sarebbe stato possibile trattare la partita in modo da eliminare tutti i funghi che causano il decadimento precoce. Se qui vedo un frutto guasto vuol dire che i produttori e gli impaccatori non hanno usato mezzi oggi limitati o persino vietati. Ho deciso di prendere come segnale positivo quel frutto marcio, era diventato il testimone della salubrità del resto della confezione che era intatta ed anche ottima da mangiare.

Negli agrumi infatti succede che un frutto sia stato infettato e spesso contagia anche quello vicino. Per questo in tempi più remoti si usava incartare frutto per frutto ogni arancio. Si voleca evitare il contagio da frutto a frutto del marciume provocato da funghi. Oggi con la refrigerazione questo o problema è stato messo sotto controllo ed anche i trattamenti, quando usati, sono frutto di ricerche e di controlli che escludono ogni pericolo.

Il primo moto è stato quello di sitzza perchè a inizio stagione non ci dovrebbero essere problemi di tenuta per la frutta in generale, ma neanche per le arance.

Ma poi mi sono detto: con tutti i mezzi chimici oggi a disposizione sarebbe stato possibile trattare la partita in modo da eliminare tutti i funghi che causano il decadimento precoce. Se qui vedo un frutto guasto vuol dire che i produttori gli impaccatori non hanno usato mezzi oggi limitati o persino vietati. Ho deciso di prendere come segnale positivo quel frutto marcio, era diventato il testimone della salubrità del resto della confezione che era intatta ed anche ottima da mangiare.

Negli agrumi infatti succede che un frutto sia stato infettato e spesso contagia anche quello vicino. Per questo in tempi più remoti si usava incartare frutto per frutto ogni arancio. Si voleca evitare il contagio da frutto a frutto del marciume provocato da funghi. Oggi con la refrigerazione questo o problema è stato messo sotto controllo ed anche i tratamente, quando usati, sono frutto di ricerche che escludono ogni pericolo.

lunedì 10 dicembre 2012

2012 le prime arance TAROCCO della stagione

Quest'anno la campagna agrumi inizia con fatica. Il clima è stato molto caldo. Troppo caldo per le Tarocco e le altre varietà sanguigne che hanno bisogno di notti fresche per sviluppare la pigmentazione rossa, sia interna che esterna,  che ben conosciamo.



Ho però assaggiato qualche primo spicchio e posso testimoniare che la varietà in questione ha già ottimi requisiti organolettici: E' già abbastanza dolce e senza l' antipatica acidità che caratterizza un'eventuale raccolta prematura.

Nella foto una bella presentazione in abbinamento con qualche bel frutto di Kiwi. Il tutto appoggiato su foglie secche di castagno. Un bel quadretto autunnale con colori tipici ma vivaci.

martedì 20 novembre 2012

FRUTTA alla massima potenza

L'idea dello chef del Ristorante IL BISTROT di forte dei marmi è eccezionale. Qui si toccano tutte le corde immagini e persino impossibili: la bellezza, l'arte, il gusto, la salute.

Non c'è niente per finire un pasto già abbondante di per se che trastullarsi con un piatto cosìfatto.




Questo dessert è stato servito a Vignola, al Ristorante OLd RIVER in occasione di una cena importante servita in occasione di una ricorrenza festosa. Bella ma non solo: anche ottima frutta. Il cuoricino è fatto con i sughi, piatto tipico del Modenese che si ricava concentrando il mosto d'uva con lunga bollitura


vvvvvvvvvvvv

giovedì 8 novembre 2012

La patata, che delizia!!

La patata non è un frutto nel vero senso della parola ma è comunque una delle prelibatezze e perciò uno dei piaceri del palato che la terra ci regala.



In occasione del Congresso annuale che si sta volgendo a Bologna in questi giorni il CEPA  (Centro Documentazione per la patata di Bologna) ha pubblicato sul suo sito questa foto bellissima ma poco usuale.

La propongo volentieri qui perché generalmente non pensiamo alle origini di un prodotto ed alla sua bellezza quando è ancora in campo. Spero piaccia anche a Voi.

Qui di seguito una bella cesta di Primura in mostra al Convegno insieme ad un cartellone pubblicitario della patata biologica del Fucino.




mercoledì 7 novembre 2012

Un fruttivendolo modello

A Spilamberto di Modena è conosciuto ed apprezzato da decenni: Vito Colapinto, pugliese doc, ci mette l'anima nel suo mestiere di fruttivendolo (come tanti altri per dir la verità) ma la qualità che raggiunge con la costanza della sua offerta di ortofrutta scelta, sempre di prim'ordine, è pressoché ineguagliabile.




In occasione della festa del mosto cotto (quello che serve per fare il famoso aceto balsamico) si è prodigato ed ha messo in mostra cose che è giusto ricordare. Ecco qui una qualche immagine che potrebbe essere migliore se le mie attrezzature fossero migliori:






Questi eccellenti duroni in bella vista in Ottobre provengono dal Sud America tropicale



 

sabato 3 novembre 2012

Uva doubleface


La frutta ha generalmente proprietà che attirano l'attenzione e l'interesse del consumatore. Ma deve anche presentarsi in modo interessante dal punto di vista colore, calibro e punto di maturazione. Deve anche essere pulito e privo di difetti che abbruttiscono.

Nel caso che qui esaminiamo, quello che si vede nella foto, il venditore ha aggiunto un'altra attrazione: la convivenza di due tipi di uva nella stessa preconfezione: uva bianca ed uva nera. Senza dubbio questo è un servizio in più che potrà indurre il cliente a scegliere questo articolo: potrà soddisfare sia la curiosità propria che anche quella di altri membri della famiglia.




Sui punti vendita dei supermercati esteri queste soluzioni sono in offerta da tanti anni, è bello vedere che finalmente anche in Italia il marketing si attiva e viene incontro alle esigenze più sofisticate del consumatore di oggi.





Mele ornamentali ma commestibili

Durante una breve vacanza in Toscana, nelle vicinanze di Siena, presso la reception dell'albergo ho notato un vassoio contenente mele Golden Delicious e piccole mele rosse, perfettamente commestibili. Più tardi, nel parco adiacente,  ho trovato anche gli alberelli dai quali provenivano questi frutti strani .
"Con l'avvicinarsi del Natale ecco l'albero di Malus 'Evereste' uno dei Meli ornamentali più interessanti, con la sua moltitudine di piccole mele rosse. Per questo i suoi preziosi frutti decorativi, donano ai bouquet originalità e gusto. Portano colore e un’abbondante fioritura primaverile che sarà seguita da queste piccole mele (della taglia di una grossa ciliegia). Molto semplice di coltura, il Malus evereste non ha esigenze particolari e non teme il freddo."


Qui di seguito le foto di questa esperienza.

In PAPERBLOG.COM ho trovato descritto il frutto come segue:

"Con l'avvicinarsi del Natale ecco l'albero di Malus 'Evereste' uno dei Meli ornamentali più interessanti, con la sua moltitudine di piccole mele rosse. Per questo i suoi preziosi frutti decorativi, donano ai bouquet originalità e gusto. Portano colore e un’abbondante fioritura primaverile che sarà seguita da queste piccole mele (della taglia di una grossa ciliegia). Molto semplice di coltura, il Malus evereste non ha esigenze particolari e non teme il freddo."




martedì 30 ottobre 2012

HALLOWEEN



L'idea di presentare così la zucca per Halloween è del fruttivendolo ALBERTO MORANDI di Siena. Complimenti per la creatività che spesso determina la buona riuscita delle proprie attività


Alberto con la fedele cliente Cristina

martedì 9 ottobre 2012

Difficile trovare sugli scaffali pere al giusto grado di maturazione

Durante tutta l’estate è stato per me, che mi occupo dell’acquisto di frutta e verdura per la famiglia, difficile trovare pere al giusto punto di maturazione. In linea di massima le varietà estive che si trovano negli scaffali in quel periodo maturano velocemente e pertanto il dettagliante tenta di ridurre i rischi esponendo merce appena raccolta ma ancora immatura. Una lieta sorpresa è stata la pera S. Lazzaro che all'inizio di stagione si presenta subito così, con frutti a diverso stadio di maturazione già sull'albero. Sono piccole ma ottime se consumate nel giro di massismo 2 giorni.




Il consumatore però preferirebbe non dover aspettare giorni prima di poter addentare un frutto che quando è maturo è una delizia, dolce e dissetante. Per questo ho accolto con favore l’iniziativa di Valfrutta che ha fatto bella figura offrendosi al compratore con una bella sfacciata gialla, segno che ormai era questione di ore per arrivare al massimo della perfezione. Ho così lasciato da parte le Williams nello scaffale vicino ed ho comprato la Santa Maria che vedete nella foto anche se il prezzo era leggermente superiore.



lunedì 17 settembre 2012

UVA SEEDLESS (senza semi) grande favorita

La stagione italiana dell’uva di qualità, come anche di tante altre di specie di frutta estiva, si fa attendere. E’ vero che già i primi di giugno possiamo vedere e comprare merce italiana, prodotta a Pantelleria o anche in Sicilia, ma si tratta sempre di uva Vittoria con semi. Questa tipologia la troviamo per i seguenti mesi fino a quando l’uva Italia (spesso detta Moscato) subentra in tutto il suo splendore e con tutto il suo sapore, appunto di moscato.




Ma oggi voglio parlare dell’uva senza semi perché è quella che mi ha conquistato in questi ultimi anni. Matura  Non ha i semini fastidiosi e per questo gode il favore dei bimbi. E' sempre garantita dolce, anzi dolcissima. Fa fatica a conquistare il favore dei produttori ed anche dei buyer dei supermercati perché produce relativamente poco per ettaro e per questo il prezzo deve essere sempre un po’ più alto. Il consumatore non la conosce ancora abbastanza bene perché da un lato l’aspetto esteriore non lo attira (colore verdino ed acinatura media) e dall’altro ne produttori ne dettaglianti fanno molta promozione. In questo caso la promozione non può essere sul prezzo ma sulla qualità. Vi assicuro che sia voi che anche i vostri figli e nipoti eleggeranno presto l’uva che gli anglosassoni chiamano “seedless” al massimo livello delle preferenze.

Nelle foto campioni di uva seedless, varietà principale Sugra One o Thomson Seedless matura fin dalla metà del mese di luglio.

Uva Thomson Seedless anche chiamata Sugraone





martedì 4 settembre 2012

Inno alla pesca bianca del Vignolese

Riporto anche in questo sito un contributo che per ragioni "politiche" ho messo prima in un'altro Blog.. Ho cambiato solo il titolo:

In un suo fondo Roberto della Casa commenta oggi su ITALIAFRUIT.net un articolo di Piero Ostellino. Siccome anch'io avevo letto questo articolo (come tutti gli articoli sul Corriere di Ostellino) voglio dare atto a Roberto di aver fatto un'associazione che condivido pienamente perché anche'io sono sempre alla ricerca di felicità di questo tipo.


Qui la foto del frutto gustato oggi, tagliato a metà, facilmente sbucciabile con nocciolo spiccagnolo. E' dolcissimo e molto succoso come si può nell'immagine. UN PIACERE, UNA FELCITIA?!!


Il tutto parte dala tassa che il governo tenta di imporre sulle bibite gassate. Si tratta effettivamente di un
genere alimentare che non può essere considerato salutare ma che comunque dà sempre ed a molti di noi grande piacere, appunto felicità.

Roberto si diletta con le nettarine di queste settimane, io faccio la stessa cosa con le pesche bianche (in particolare la K2 di Vignola) matura sempre intorno a Ferragosto. Oggi mi sono portato dietro dall'ufficio addirittura un refrattometro per misurare i gradi brix (zuccherini). Il risultato conferma l'eccezionale momento di questo frutto: quella pesca evidenziava 17 gradi brix. Bisogna sapere che anche i supermercati più esigente mettono nelle specifiche come minimo 12 o 13 gradi.



Due belle foto della varietà K2 della quale si parla nell'articolo. Si tratta di frutti raccolti nell'azienda agricola Nizzi di Piumazzo-Vignola (MO). Sono la mia delizia ogni anno intorno a ferragosto.











martedì 19 giugno 2012

LE CILIEGIE DI VIGNOLA, appena raccolte


Essendo abituati a vedere le ciliegie nei negozi e sui punti vendita dei supermercati abbiamo perso il contatto con il prodotto come si presenta in natura o a livello produzione. Troppo spesso anche le ciliegie vengono vendute in piccole preconfezioni da 250 oppure 500 grammi con più o meno plastica.






Il tipico Duroni Nero di Vignola
Una delle tante varietà che sono arrivate a Vignola da lontano ma che qui quasi sempre riescono meglio che non nel paese d'origine




A Vignola, in occasione delle giornate dedicate alle ciliegie anche nel centro della città si possono osservare situazioni come questi, dove il prodotto viene mostrato al consumatore nel modo più genuino e semplice possibile: alla rinfusa.
E’ difficile resistere alla tentazione di allungare la mano ed effettivamente, siccome i produttori lo sanno, offrono sempre qualche frutto come assaggio.


La famosa Mora di Vignola (volgarmente chiamate anche Le Morette) buone e dolcissime ma ormai quasi introvabili



lunedì 11 giugno 2012

A Vignola annualmente la prima settimana di giugno: E' tempo di ciliegie

Tutti gli anni questo produttore si cimenta in questa realizzazione esponendola intorno al 10 di giugno  nelle vie di Vignola in occasione della grande manifestazione E' TEMPO DI CILIEGIE. Trovo giusto dargli risonanza.

Sotto l'albero, la confezione artigianale dei duroni di Vignola



Qui sono rappresentate le prime affluenze di ciliegie e duroni nei magazzini di Vignola. Distinguo fra ciliegie e duroni perchè a Vignola chi chiede ciliegie ottiene la varietà MORETTA. Tutto il resto va sotto il nome di Duroni. Una volta erano 5 le varietà tipiche di Vignola, quelle che hanno fatto il nome: Moretta (ciliegia nera tenera), Duroni Anella, Duroni neri primi, Duroni neri secondi, Duroni della Marca, oggi di valide ne esistono almeno una decina, quasi tutte valide. Il microclima di Vignola fa si che ogni varietà "straniera" qui cresce meglio che non nella zona d'origine. Accetto scomesse!

giovedì 7 giugno 2012

Arrivati al punto centrale della stagione delle Ciliegie di Vignola



Queste foto sono state scattate il giorno 7 giugno in occasione di una passeggiata in una zona di alberi singoli. I frutti rappresentano quello che quest'anno è il raccolto medio sulle piante: ciliegie piuttosto rade con un calo di produzione di circa il 30 % secondo le varietà e le zone di produzione. I produttori danno la colpa di questo fenomeno alle temperature estreme dei primi 4 mesi dell'anno, inizialmente troppo caldo e la pianta si è "mossa" (le gemme hanno iniziato a gonfiarsi), poi molto freddo (ci ricordiamo temperature anche di meno 20 gradi per alcune notti di seguito). Poi di nuovo caldo ed una prolungata siccità durante la fioritura in aprile.

All'inizio della raccolta intorno al 15-20 maggio di nuovo la stagione è stata estremamente umida e piovosa con tanti frutti crepati. Da una decina di giorni però il clima si è un po' aggiustato ed insieme a un cielo spesso velato sono state registrate temperature medie intorno a 25-28 ° C.



Insomma, quel che resta è un raccolto scarso con però dei bei frutti, sani e grossi. D'ora in poi, con un po' di fortuna la bella stagione porterà le famose ciliegie di Vignola ai massimi livello di qualità. E' il momento giusto per gustare questo prodotto o visitando Vignola e dintorni oppure anche comperando presso fruttivendoli e supermercati.

giovedì 31 maggio 2012

CILIEGI ANTICHI - ALBERI ENORMI

A Vignola in provincia di Modena si coltivava frutta dai tempi antichi. Il nome stesso ne tradisce la vocazione perché Vignola origina nella parola latina Vineola. Si presuppone che già durante l’impero Romano l’uva fosse di casa da queste parti.



Riferito a tempi più recenti si sa che la prima uva da tavola e le prime mele da tavola sono state esportate in Svizzera ed in Germania già nei primi anni del 1900 sfruttando le vie ferrate che ormai attraversavano le Alpi.

Negli anni ’80 un ispettore dell’Istituto Commercio Estero raccontava che da Conegliano Veneto, dove aveva sede il famoso Istituto Agrario di Conegliano appunto, era uso portare gli studenti in visita a Vignola per imparare a conoscere la famosa agricoltura a tre strati: verdure per terra, gelso e vigna ed frutta varia ad altezza d’uomo, ciliegi a chiome altissime a soverchiare il tutto.

Scrivo questo perché ho potuto fotografare pochi giorni fa, alla fine di maggio, uno degli ultimi esemplari di ciliegi (una Moretta in questo caso) che veniva scalato con nonchalance da un anziano frutticoltore per raccogliere le poche ciliegie tenerine di nome Moretta di Vignola che ancora esistono e che sono di nuovo richieste da un pubblico sofisticato. Queto albero ha probabilmente quasi 100 anni ed è alto irca 12 metri. Cadere da quell'altezza vorrebbe dire morte sicura ed infatti ogni anno fino all'incirca a al 1980 succedevano incidienti gravi collegabili con le fasi della raccolta di ciliegie.

lunedì 21 maggio 2012

Ciliegie con l'ombrello



Gli addetti alla moda lo dicono da un po' di tempo: stanno tornando le mezze stagioni. Una conferma l'abbiamo in questo momento quando dopo qualche giornata veramente piacevole sono tornate settimane di freddo e pioggia.



Per dir la verità lo hanno capito anche un buon numero di produttori di ciliegie di Vignola i quali hanno iniziato a coprire con teli di plastica i loro frutteti. Non si tratta delle ben note reti antigrandine ma di materiali speciali che non fanno passare l'acqua.

Per la ciliegia la pioggia è uno dei fenomeni più temuti, più della grandine, perché specialmente all'inizio della stagione, quando albero e frutti sono ancora in crescita un abbondanza di irrigazione indebolisce la "buccia" che sotto la spinta della crescita crepa interessando praticamente tutti i frutti. Questa crepa potrà anche rimarginarsi ma dopo la raccolta, a contatto con l'umidità generata dall'ambiente refrigerato si trasformerà in guasto.

Certamente il bel tempo tornerà e le varietà meno precoci potranno fare bella presenza sul mercato nelle prossime settimane. Una buona parte delle varietà precoci sarà stata irrimediabilmente persa ma in compenso i produttori previdenti, quelli che non hanno evitato l'investimento in coperture, abbastanza costoso e richiedentie molta mano d'opera potranno rifornire i dettagalianti con merce di primissima qualità.

Nei prossimi giorni si troverà pertanto in offerta  grande varietà sia di qualità che di prezzo. Chi accetta il livello più alto avrà la soddisfazione di gustare ogni frutto, chi invece è alla ricerca del prezzo più basso dovrà accontentarsi di qualche imperfezione.














mercoledì 16 maggio 2012

Vignola: primi giorni di confezionamento



Qualche foto scattata qua e la sia in campagna che a magazzino potrà dare l'idea di come si sta avviando la stagione delle ciliegie di Vignola.

in fase di confezionamento

appena raccolta dall'alberro


Come detto nei precedenti blog si tratta ancora di varietà precoci che sono già buone e digeribili ma avendo avuto a disposizione per maturare solo poco più di 40 giorni dalla data della fioritura non hanno ancora potuto accumulare tutte le qualità organolettiche che si incontreranno nelle varietà medio tardive che potremo gustare a partire dai primi giorni di giugno che hanno potuto completare il loro ciclo di maturazione in 50 e più giorni.

Vorrei qui ricordare un proverbio dei vecchi frutticoltori che da l'idea delle applicazioni pratiche delle politiche del produttore. Il proverbio ancora oggi spesso ricordato recita: "frutta acerba soldi maturi". Anche per questo le cosiddette primizie non sempre possono raggiungere livelli eccelsi di grado zuccherino. In questo contesto ben vengano le specifiche imposte dai buyer della Grande Distribuzione che impongono e controllano attentamente i gradi brix.

martedì 15 maggio 2012

Vignola avvia la sua stagione di ciliegie



Mostro qui oggi 15 maggio un aggiornamento del processo di maturazione delle ciliegie a Vignola. Siamo a circa 20 giorni dal culmine della stagione, quando le migliori varità come per esempio il Durone Nero Primo avranno raggiunto il massimo sviluppo e la miglior performance organolettica. Prima di arrivare a quel punto ci sono le varietà precoci che ogni giorno migliorano e fra pochi giorni potranno soddisfare  anche i palati più esigenti.

venerdì 11 maggio 2012

Un miracolo a Vignola?



Questa foto è stata scattata in un piccolo ciliegeto su una piccola collina alle spalle di Vignola il giorno 10 maggio. Si tratta della zona più precoce di Vignola e di una delle varietà più precoci, probabilmente Early Bigi.

Ancora pochi anni fa poter osservare a Vignola ciliegie così rosse in questa data sarebbe stato considerato un mezzo miracolo. Ai tempi antichi la prima varietà matura a Vignola erano le ciliegie tenerine Morette che si potevano raccoglie intorno al 22.25 di maggio. In seguito fu introdotto la varietà francese Bigareaux che anticipava i tempi di qualche giorno.

Nel frattempo altre varietà precoci hanno trovato dimora a Vignola e si chiamano Early Bigi ed Early Lory che facilmente sono pronti intorno al 15 di maggio. Cos' sarà anche quest'anno.

Questo non cambia il fatto che le varietà tradizionali, quelle che sono alla base della grande notorietà di Vignola come centro con il miglior habitat per le ciliegie, i duroni Anella, Anellone, Neri Primi e Neri Secondi entrano in produzione adesso come allora intorno alla prima settimana di giugno. Altre varietà pregiate sono state introdotte, prima di tutte la Ferrovia che matura con un ritardo di circa 2 settimane su quelle pugliesi.

Qui sotto riproduco il filare di ciliegie che ho mostrato durante la fioritura ed anche dopo. Come si vede i frutti sono ancora piccoli e verid ma sopratutto quel ciliegeto ha subito una forte "cascola". Si dice che l'albero ha scartato tanti frutti che avevano legato ma poi per ragioni di stagione non sono state alimentate a dovere ed adesso cadono

giovedì 3 maggio 2012

Ciliegie di Vignola, ci vuole ancora pazienza



Il mio intento è quello di seguire le fasi di maturazione delle ciliegie di Vignola. Certamente non è facile perchè ci sono varietà precoci, medie e tardive. Le prime precoci potranno essere raccolte fra il 15 ed il 20 di Maggio, le più tardive anche solo alla fine di giugno o i primi di luglio. Qui sono in bella vista le più precoci che prevedibilmente raggiungeranno il mercato di Milano da lunedì 18 in poi. Il culmine della stagione che garantisce raccolti abbondanti e frutti ottimi, dolci, croccanti e grossi va sicuramente dalla prima settimana di giugno alla terza-quarta settimana dello stesso mese. La nuova varietà tardiva Kordia è perfetta anche in luglio.


Un esempio di frutti che ormai girano verso il giallo per poi presto diventare rossi e maturi.