domenica 20 novembre 2011

Favolose Clementine Italiane


Si può parlare male delle Clementine Italiane perchè sono arrivate ultime e sono anche rimaste indietro (almeno commercialmente parlando) ma poche clementine spagnole, che sono poi quelle che dominano il mercato da sempre, arrivano alla bontà della clementina Calabrese e di tutto il Golfo Ionico.

Provare per credere: Fin dall'inizio di Novembre e fino alla fine di Gennaio questa varietà è disponibile e dal punto di vista del gusto la migliore sul mercato. Altrove nel mediterraneo hanno trovato varietà più precoci ed anche molte varietà più tardive (la stagione oggi va da Ottobre ad Aprile) ma nessuna supera la qualità della varietà locale dominante.

Sui punti di vendita li troviamo presentati in due maniere ma la provenienza e le proprietà gustative e nutrizionali sono uguali: ci sono le clementine affolliate e quelle senza foglie. La differenza sta solo nel fatto che le prime vengono raccolte una per una con la forbice in mano e le altre sempre una per una ma con le mani nude ma esperte. Certo, la foglia può indicare una maggior feschezza se appunto è bella verde e turgida. Forse anche per questo costa sempre un po' di più. La distribuzione richiede maggior attenzione ed il deprezzamento delle rimanenze pesa.

Ultima cosa da annotare: il pregio della clementina è la quasi totale assenza di semini. Il mandarino ha senz'altro pregi gustativi eccezionali ma il grande numero di semini allontana i consumatori moderni che sono abituati a frutti semplici da consumare. E' per questo che finché sono in circolazione clementine i mandarini hanno poco spazio sugli scaffali.

Ancora una nota: ricordate il profumo che sprigiona la buccia quando pelate il frutto??

venerdì 26 agosto 2011

La vera delizia in campo pesche


Si sa che le pesche medio-tardive hanno la polpa più soddisfacente. Fra tutte prefersico i frutti a pasta bianca e fra quelle le migliori sono quelle della varietà K2 prodotta nel Vignolese. Sono dolcissime e la polpa, molto succosa si scoglie in bocca!

Questo territorio è molto noto per la qualità suprema delle ciliegie, delle susine ed anche per delle pere. I quantitativi di pesche sono trascurabili confrontati con quelli della Romagna (che eccelle nel comparto delle pesche gialle e delle nettarine). Ma proprio per questo solo il top di qualità è sopravissuto, e sono le pesche a polpa bianche medio-tardive.

Il momento clou è intorno a Ferragosto ma non bisogna però fidarsi troppo delle partite offerte a partire dei primi giorni di Settembre perchè potrebbero aver perso la succosità tipica del prodotto al punto giusto di maturazione. Purtroppo la varietà si presta a una più lunga conservazione in frigorifero e quando essa viene protratta troppo a lungo può verificarsi una perdita di qualità gustativa.

I calibri migliori sono come solito i più grossi ed il prezzo non è mai nella fascia bassa. Ma secondo me un piccolo sacrificio pecuniario viene largamente compensato dal piacere della degustazione.

mercoledì 27 luglio 2011

Meglio le novità


Molte volte sono restio ad avvicinarmi alle nuove varietà perchè vengono offerte a un prezzo alto. Dal punto di vista marketing questa politica dei produttori e dei dettaglianti non è uno sbaglio perchè è un segnale forte che indica qualità.

Anche per le pesche Saturnine che vedete qui in foto ho usato prudenza e non mi sono tuffato subito. Ma dal giorno che ho comprato questo nuovo tipo di pesca ho grande rispetto e ritorno spesso allo scaffale che lo offre. Il frutto è di un sapore veramente raffinato e quando matura emana un profumo intenso e delizioso. L'aspetto che mi convince di più è che non appena la pesca è tenera al tatto il gusto è sempre buono garantito.

Ecco qui una foto scattata nel mio negozio, così come sono presentate nei platò. I calibri non sono del tutto regolari perchè proprio causa la forma le macchine sono di poco aiuto. Anche questo certamente, insieme alla scarsa resa per ettaro, contribuisce alla formazione del prezzo sostenuto.

Ma c'è anche un contrappeso a questo: invece delle solite 5 pesche per KG qui ne abbiamo 7-8 per ogni KG. Se si mangia saggiamente, e cioè non quantità ma qualità, la spesa finale non cambia. Al massimo comprerò mezzo kilo al posto del kilo intero.

Un aspetto che mi rattristisce è il fatto che la scoperta è stata fatta in una stazione sperimentale del Lazio ma per trovare produttori interessati ad investire nella produzione e nella promozione i ricercatori Italiani si sono dovuti rivolgere ai soliti Spagnoli....

Conviene riguardare la foto per meglio ricordare!!

Al

venerdì 1 luglio 2011

Saturnine o Paraguaios


Da qualche anno queste peschine fanno una marcia trionfale su tutti i mercati Europei. Wikipedia le descrive così: "Pesca saturnina" o "Pesca tabacchiera" o "platicarpa": forma schiacciata, sapore intenso (alcune accessioni diffuse in Sicilia altre ottenute tramite incrocio come ad esempio Saturn e la serie Ufo).

Se anche l'origine italiana sembra accertata in questo nostro paese in pochi amano promuovere l'innovazione. A questo nuovo arrivo è toccato emigrare in Spagna per ottenere la giusta attenzione: Un frutto che si presenta con una forte personalità che non ha bisogno ne di nome(ne ha infatti ben sette)ne di brand, ma attira l'occhio del curioso e si fa vedere nello scaffale da chi si è nel frattempo innamorato.

Si tratta di un frutto delizioso, succoso e profumato, che fra le altre cose ha anche il pregio di non smaturare velocemente. Provare per credere!

domenica 15 maggio 2011

Pomodori mai buoni?


Eh' si, tante volte sento questo lamento da parte di amici, amiche e conoscenti vari. Non è facile trovare pomodoro buono. Ma ci sono le eccezioni. Il pomodorino tipo Pachino per esempio è sempre al di sopra della media. Purtroppo costa parecchio. Ma ci stiamo comunque avviando con tante specie di ortofrutta verso una situazione dove la merce di massa (quella che ha alte rese per ettaro, quella che viene lavorata a macchina facilmente, quella che non aspetta la giusta maturazione sulla pianta) sarà sempre mediocre. Nella fascia di prezzo medio alta però si trova anche le eccellenze. Una di queste è il pomodoro Corno di Bue. Tutte le settimane ne compro quattro cinque a un grado diverso di maturazione (il mio fruttivendolo mi permette di scegliere frutto per frutto) li porto a casa ed attendo la maturazione che avviene puntualmente dopo qualche giorno, secondo lo stato nel quale sono all'inizio. Nella foto due esemplari pronti per il taglio.

E' un pomodoro di sapore buonissimo e sopratutto di buccia finissima. Non la si sente nemmeno sul palato. Aggiungo un po' di cipolle rosse Tropea stagionate e condisco con aceto balsamico ed olio d'oliva extravergine, quello vero ed un pizzico di sale. Vi garantisco, è un piatto completo! Il sughino che rimane lo raccolgo con un po' di pane tassativamente integrale. Super!